Il percorso inizia dalla visita del borgo di Capriati
al Volturno, che, costruito in posizione strategica su un
costone di roccia e dominato dalla massiccia mole del
Castello, era controllato dalle altre roccaforti dei
dintorni e dalle torri di avvistamento dei paesi
appartenenti alla baronia di Prata. Qui le truppe del Re
Ferdinando I d'Aragona assediarono, nel 1460, Galeazzo
Pandone. Il centro abitato è racchiuso da una doppia
cerchio
di mura di cui quella interna, delimita un piccolo siti di
abitazioni e quella esterna, alquanto elevata, aveva lo scopo
di evitare che in caso di attacco i nemici osassero
scavalcarla. E' possibile vedere il portale
d'ingresso dell'antica chiesa parrocchiale. Fuori le mura un
ponte sul fiume Lete permette di raggiungere strade a mezza
costa per Ailano, Valle Agricola e Alife.
Entrando nel borgo da porta Lete si comprende che il
criterio con il quale è stato costruito era quello della
difesa. Due case torri più elevate rispetto alle altre
nelle quali abitavano le famiglie più importanti. Si
incontra la chiesa di
L'interno, danneggiato dei insuffivienti restauri, conserva un
Battesimo del Redentore, tempera su legno della fine del XV
secolo e una Madonna delle Grazie, olio su tela molto
sciupato di un ignoto artista della scuola napoletana del
XVII secolo.
Si raggiungerà ,poi, Fontegreca, per il pranzo in
un'azienda agrituristica e dove, eventualmente, sarà
possibile acquistare prodotti tipici casarecci.
Costruito
in posizione strategica su un costone di roccia e
dominato dalla massiccia mole del castello, era
controllato dai castelli dei dintorni e dalle torri
di avvistamento dei paesi appartenenti alla baronia
di Prata. Il centro abitato è racchiuso da una
doppia cinta di mura di cui quella interna delimita
un piccolo nucleo di abitazioni e quella esterna,
molto elevata, aveva lo scopo di evitare che in caso
di attacco i nemici potessero scavalcare.
Fuori le mura un ponte sul fiume Lete permette di
raggiungere strade a mezza costa per Ailano, Valle
Agricola e Alife.
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Entrando
nel borgo da porta Lete si comprende che il criterio
con il quale è stato costruito era quello della
difesa. Due case torri più elevate rispetto alle
altre nelle quali abitavano le famiglie più
importanti. Si incontra la chiesa di Santa Maria
delle Grazie, costituita da una sola navata, che
conserva sulla facciata un portale romanico-gotico
in pietra locale con arco a sesto acuto, un rosone
in tufo grigio circondato da un fregio Longobardo e
un campanile sul lato sinistro.
L'interno danneggiato da cattivi restauri conserva
un Battesimo del Redentore, tempera su legno
a tempera della fine del XV secolo, una Madonna
delle Grazie, olio su tela molto sciupato di un
ignoto artista della scuola napoletana del XVII
secolo. |
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Torre di Capriati
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