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Il
pozzo della neve
Scoperto nel 1931, l'abisso, il quinto d'Italia, si apre in
località Costa del Carpine, WWF Capochiaro Guardiaregia con due ingressi non molto
distanti l'uno dall'altro. Per profondità e sviluppo si
tratta di uno dei sistemi sotterranei più importanti
d'Italia.
L'accesso alla grotta è possibile solo nel periodo tardo
estivo a causa del sifone pensile a 110 metri di profondità.
I tempi di percorrenza con grotta completamente attrezzata
variano in media dalle 5 alle 8 ore.
Definito l'Abisso dei Sogni, l'ingresso secondario del Pozzo
della Neve, a quota 1369 m., fu aperto artificialmente nel
1984. Quest'ingresso dà accesso ai Rami Alti ed è l'inizio
del complesso sistema di Pozzo della Neve.
L'ansa prosegue fino alla sommità di un pozzo, il secondo
dall'ingresso principale.
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L'ingresso principale, a 1331 metri, è il vecchio ingresso
del Pozzo della Neve; costituito da una ripidissima dolina,
sprofonda in un pozzo di 32 metri; scendendo ancora si
giunge al sifone che chiude l'accesso alla grotta per gran
parte dell'anno. Da questo punto la grotta inizia a
scivolare verso il fondo senza interruzioni passando per
gallerie, laghi, ampie sale e profondi pozzi fino alla
profondità di 895 metri. Una costante lavoro ha permesso
l'allargamento della galleria ed il superamento della
strettoia per cui, dopo altri 150 metri, si raggiunge
l'attuale profondità di circa 1050 metri dal punto
d'ingresso, attraverso uno sviluppo di circa 14 chilometri.
Tra le tante cose da vedere c'è il suo lunghissimo Bianco
Meandro, tra i più belli in assoluto di tutte le grotte
italiane.
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