L'itinerario inizia dalla visita del borgo di Capriati
al Volturno, che, costruito in posizione strategica su un
costone di roccia e dominato dalla massiccia mole del
Castello, era controllato dalle altre roccaforti dei
dintorni e dalle torri di avvistamento dei paesi
appartenenti alla baronia di Prata. Qui le truppe del Re
Ferdinando I d'Aragona assediarono, nel 1459, Galeazzo
Pandone. Il centro abitato è racchiuso da una doppia cinta
di mura di cui quella interna, delimita un piccolo nucleo di
abitazioni e quella esterna, molto elevata, aveva lo scopo
di evitare che in caso di attacco i nemici potessero
scavalcare. E' possibile ancora scorgere il portale
d'ingresso dell'antica chiesa parrocchiale. Fuori le mura un
ponte sul fiume Lete permette di raggiungere strade a mezza
costa per Ailano, Valle Agricola e Alife.
Entrando nel borgo da porta Lete si comprende che il
criterio con il quale è stato costruito era quello della
difesa. Due case torri più elevate rispetto alle altre
nelle quali abitavano le famiglie più importanti. Si
incontra la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costituita
da una sola navata, che conserva sulla facciata un portale
romanico gotico, in pietra locale e con arco a sesto acuto,
un rosone in tufo grigio circondato da un fregio Longobardo
e un campanile sul lato sinistro.
L'interno, danneggiato da cattivi restauri, conserva un
Battesimo del Redentore, tempera su legno della fine del XV
secolo e una Madonna delle Grazie, olio su tela molto
sciupato di un ignoto artista della scuola napoletana del
XVII secolo.
Si raggiungerà ,poi, Fontegreca, per il pranzo in
un'azienda agrituristica e dove, eventualmente, sarà
possibile acquistare prodotti tipici casarecci.
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Torre di Capriati
Castello di Prata
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