Piedimonte Matese

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La posizione geografica di Piedimonte Matese rende questa incantevole cittadina, porta naturale del Matese e centro del Parco Regionale del Matese; punto di partenza di interessanti escursioni in montagna alla scoperta di innumerevoli varietà floreali e faunistiche, conserva un vasto patrimonio d'arte e numerose e di notevole pregio sono le testimonianze artistiche che la storia ha lasciato nelle vie, nelle chiese, nei palazzi del centro storico.
  Situato in un territorio ancora incontaminato alle estreme pendici meridionali del Matese, ai piedi del Monte Cila, della Terrazza di Castello e del Monte Muto, ed allo sbocco di tre valli, Paterno, del Rivo e del Torano, Piedimonte è il centro maggiore del comprensorio matesino.
  Dalle montagne che lo circondano scendono tre corsi d'acqua: il Torano affluente di sinistra del fiume Volturno, che è collegato idrograficamente con il Lago Matese per scorrimenti sotterranei di natura carsica; il Rivo ed il Maretto, oggi poco visibili, che bagnano Piedimonte prima di confluire anch'essi nel Volturno.

Le tracce del più antico insediamento umano nel territorio piedimontese, ritrovate sul Monte Cila, sono riconducibili senz'altro all'età del bronzo ed all'età del ferro.
  Sorta, quindi, come un grande insediamento sannitico arroccato sul Monte Cila e difeso da mura megalitiche , Piedimonte fu espugnata dai Romani nel 326 a.C.
  Con la conquista romana del Sannio, le popolazioni sconfitte incominciarono gradualmente ad abbandonare le fortezze sui monti, spostandosi nelle sottostanti pianure, per farvi ritorno, successivamente, a causa delle invasioni saracene dell' VIII e IX secolo, edificando, a volte, proprio sulle precedenti fortificazioni sannite.
  Nella seconda metà del IX secolo, sotto la tutela dei conti longobardi di Alife, si formò, nella zona più elevata del territorio urbano, identificato attualmente con il quartiere di San Giovanni  il primo nucleo abitativo che ha dato vita all'attuale cittadina, in posizione di dominio nella Valle del Volturno, prospiciente la piana Alifana.
  Durante l'Alto medioevo, Piedimonte fece parte del Ducato longobardo di Benevento e nel XIII secolo divenne una signoria autonoma: nel 1205 ne fu infatti feudatario Dipold von Schweisspeunt. Federico II concesse poi il feudo di Piedimonte a Tommaso d'Aquino, conte di Acerra; successivamente, in età angioina, passò ai Della Leonessa e nel 1383 fu ceduta definitivamente ai Gaetani d'Aragona che la possedettero fino al 1806, anno dell'eversione della feudalità nel Regno di Napoli.
  I secoli della signoria dei Gaetani d'Aragona furono importanti per Piedimonte che occupò un ruolo centrale nella storia del Mezzogiorno: il Palazzo dei duchi Gaetani fu teatro di scontri, saccheggi e congiure baronali, ma fu anche centro intellettuale di artisti.
  In questi secoli il ruolo economico svolto da Piedimonte divenne determinante: nel XV secolo si sviluppò rapidamente come centro commerciale e manifatturiero legato alla produzione di tessuti di lana e di cotone e, a partire dal XVII secolo, fu sede di importanti attività artigianali e manifatturiere ramiere e cartiere, controllate e sviluppate anche dai Gaetani.
  Ascesa al rango di Principato, nel 1730 Piedimonte ottenne il titolo di Città dall'imperatore Carlo VI d'Austria. Nel 1734 il duca Nicolò riconobbe come re Carlo III di Borbone che si recava a Napoli a prendere possesso del suo regno.
  Durante la rivoluzione del 1799, fu assediata e saccheggiata dai Francesi. Nel 1813 l'imprenditore svizzero Jean Jacques Egg impiantò il Cotonificio omonimo, una grande realtà industriale che, per molti decenni, fu la più moderna e grande industria del Regno delle Due Sicilie, giungendo a dare lavoro a più di duemila persone.
  Nel 1816 Piedimonte divenne Capoluogo di Distretto, e , nel 1841, sottintendenza borbonica.
  Nel 1860 il territorio pedemontano fu teatro di importanti scontri tra borbonici e garibaldini e, con la costituzione della Legione del Matese, i Liberali combatterono a fianco dei garibaldini. Con l'unità d'Italia, Piedimonte, a seguito della creazione della Provincia di Benevento, perse la sua importanza amministrativa ed il Circondario che nacque risultò diviso in tre mandamenti: Piedimonte, Caiazzo, Capriati. Le conseguenze economiche furono disastrose. Negli anni precedenti Piedimonte, grazie alle sue industrie, era il centro più importante dell'intera zona; nell'Italia unita, divenne un piccolo centro, simile a tanti altri, e, a stento, riuscì a mantenere una certa notorietà nel campo della produzione.
  Piedimonte fu anche al centro dell'attività dei briganti nel periodo post-unitario e della loro feroce repressione. Nel 1900 fu iniziata la costruzione della ferrovia Napoli - Piedimonte che fu inaugurata il 30 giugno 1914.
  Nella prima metà del XX secolo, Piedimonte conservò il suo ruolo economico grazie alla ferrovia, al Cotonificio, distrutto dai tedeschi solo nel 1943, e alla centrale idroelettrica, costruita all'inizio degli anni venti sfruttando le acque del lago Matese.
  Nei mesi di settembre e ottobre del 1943, anche la cittadina pedemontana visse i momenti più drammatici dell'azione distruttrice dei tedeschi in ritirata, subendo un colpo fatale da cui solo lentamente si è risollevata; dopo la seconda guerra mondiale, Piedimonte sembrava immersa in una forma di sopore economico dal quale, ormai da qualche decennio, sembra essersi ridestata affidando le sue speranze di ripresa soprattutto all'attività del commercio, dei servizi e del turismo. 


  Anche lo sviluppo urbanistico di Piedimonte è stato condizionato dalla funzione commerciale che il paese ha assunto espandendosi verso la pianura tanto che oggi, come nei secoli del suo splendore, Piedimonte esercita funzione di polo di attrazione e centro di gravitazione commerciale dell'intera area matesina.
  Lo sviluppo del territorio di cui Piedimonte è il polo di attrazione, sembra convergere sempre più verso il turismo di alta qualità e l'agriturismo.
  Fra gli eventi si ricordano
- Festa di Maria SS. Immacolata la 3° domenica di Maggio
- Festa di San Marcellino, patrono di Piedimonte Matese, dal 1° al 3 Giugno
- Festa di S. Antonio da Padova il 13 Giugno
- Festa di Maria SS. Del Carmine il 15 e 16 Luglio
- Festa di S. Anna dal 25 al 27 Luglio
- Festa di San Bartolomeo la 2° domenica di Settembre
- Festa di Maria SS. Della Libera il 7 e 8 Settembre
- Festa di Maria SS. Della Pietà la 2° domenica di Ottobre
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Mura megalitiche





San Giovanni
 

 

 

 

 

 






La torre campanaria






 

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