Un
dinosauro a Pietraroja |
Tracciare la storia dell'evoluzione della Terra attraverso
l'analisi geologica del giacimento di Pietraroja e rileggerne le
tappe salienti attraverso l'esame dei reperti fossili, significa
costruire un percorso avvincente, capace di svelare i misteri
della laguna di pietra, popolata un tempo di pesci, rettili e
anfibi, racchiusa oggi nelle rocce calcaree della
"Civita".
Gli avvicendamenti del processo evolutivo, evidenti nella
straordinaria successione stratigrafica, ricca non solo di
preziosi ittioliti, ma anche di significativi resti fossilizzati
della flora, possono essere compresi e rivissuti mediante
l'esposizione di tali materiali nella cornice del loro
originario ambiente, uno scenario naturale, quello di oltre
cento milioni di anni fa.
Le indagini paleontologiche che hanno permesso tale
ricostruzione, hanno dimostrato come i resti degli organismi
viventi in epoca remota, caduti sul fondo dei piccoli specchi
d'acqua salmastra, furono rapidamente ricoperti da fango
calcareo e lentamente, nel corso di milioni di anni, divennero
pietra. Le stesse indagini hanno anche dimostrato che le vicende
geologiche legate alla nascita dell' Italia, trasformarono le
bianche dune sabbiose e le calde lagune della preistoria, nei
monti boscosi e nelle gole profonde e selvagge dell'Appennino
sannita.
La Mostra "Un dinosauro a Pietraroja" ne espone i
risultati; la prima parte, che è propedeutica alla seconda, è
didattico interattiva; nell'altra, invece, sono esposti i
reperti fossili.
Per accedere alla sezione didattica, il visitatore è invitato
ad utilizzare un "ascensore geologico", che permette
di compiere un immaginario viaggio all'indietro nel tempo
ripercorrendo i principali eventi che si sono succeduti nel
corso della storia.
Il viaggio inizia dal Cretaceo, periodo geologico dell' Era
Mesozoica, quando la terra era dominata dai dinosauri. Qui si ha
modo di scoprire le principali differenze tra quel mondo e
quello in cui oggi viviamo, come la differente posizione dei
continenti ed il loro clima. Una volta inquadrato il contesto
generale, si passa a quello nel quale visse "Ciro", lo
Scipionyx Samniticus. Nel Cretaceo, la zona di Pietraroja era
un'ampia piattaforma carbonatica e parte di un grande eco
sistema situato tra il mare e le terre emerse. Quello che oggi
è il giacimento fossilifero era una piccola laguna, le cui
particolari condizioni ambientali e geologiche hanno permesso la
conservazione degli organismi marini. Una veduta panoramica
interattiva permette al visitatore di esplorare questo ambiente
e di scoprire quali animali e quali piante vivevano in esso.
Dopo aver esplorato l'ecosistema dove viveva "Ciro",
il visitatore ha modo di ripercorrere le vicende geologiche
dell'area di Pietraroja e dell'Italia, seguendo sui pannelli
interattivi ed illustrati, i processi di formazione del Matese e
la "nascita" dell'Italia dal mare. E' in seguito a
queste vicende, infatti, che l'antica piattaforma carbonatica e
le bianche dune sabbiose che la circondavano, fanno oggi parte
di un ambiente completamente diverso, il massiccio montuoso del
Matese, dove sono stati ritrovati, oltre al piccolo dinosauro
carnivoro e ad altri animali terrestri, i fossili di molti
organismi marini.
La quarta sala della Mostra didattica è dedicata al giacimento
di Pietraroja ed alle attività di ricerca e di scavo che lo
hanno reso famoso in tutto il mondo.
La ricostruzione di un campo scavi consente di simulare le
attività di ricerca e di riconoscimento dei fossili a cui si
dedicano abitualmente geologi e paleontologi. Tra i calchi dei
fossili che è possibile rinvenire nel campo, i visitatori
troveranno anche quello di "Ciro".
L'ultima sezione della Mostra è dedicata all'esposizione dei
fossili.
|
|
|