PASSATO
Spinete, immersa in un mare di verde in
primavera e accesa di mille colori in autunno, è un territorio
interamente collinare sottratto dai suoi progenitori sanniti
ai rovi e agli spini, donde il nome, di un luogo selvaggio.
A pochi chilometri da Boiano, la sua
storia va letta sulle vicende dell’antica capitale del
Sannio-Pentrio: Bovianum. Spinete, che nei suoi punti più alti
raggiunge anche gli ottocento metri, si affaccia su Boiano,
ragione per cui nel periodo sannita si prestò alla costruzione
di roccaforti (di una si conserva qualche resto), di fabbriche
di mattoni ( di una grande fornace di mattoni restano i segni)
e di insediamenti sparsi.
Durante la romanizzazione del Sannio ebbe
un impulso abitativo: Spinete conserva ancora due epigrafi
latine, di cui una appartenente ad un grosso personaggio
romano, e qualche resto di una villa rustica romana. In epoca
feudale appartenne prima ai Capuano, successivamente a
Giuliano di Castropignano , a Matteo Sanfromonde, ai Trosso
e per ultimo agli Imperato, tuttora proprietari del Palazzo
Marchesale.
PRESENTE
Oggi Spinete, grazie ad una millenaria
opera bonificatrice dei suoi laboriosi abitanti, è diventata
un giardino interamente coltivato e ben strutturato nella sua
originale conformazione: un girotondo di colline e collinette
con le sue numerose borgate intorno e in mezzo il centro
con un grappolo di case .
Alcune borgate sono speciali
terrazze che si affacciano su ameni e vasti
paesaggi: ad oriente sulla vallata del Biferno, ad occidente,
di fronte al Matese, su tutta la piana di Boiano. Spinete è
ricca di risorse paesaggistiche e naturalistiche, tutte ancora
da valorizzare e sfruttare. Potrebbe, perciò, rappresentare
una valida alternativa per chi cerca una vacanza unica a
contatto con la natura, lontana dal caos cittadino, tranquilla
per godersi di giorno lunghe passeggiate in campagna, anche
su vie mulattiere, e di sera l’allegra compagnia dei paesani
nelle varie piazze e piazzette del centro animate
frequentemente dalle manifestazioni della Pro-Loco, del Gruppo
Folk e delle varie feste religiose.
La cucina varia dai
piatti tipici del passato mbaniccia (pizza e
verdura, una pizza di granone cotta direttamente sul pavimento
del camino e condita con un misto di verdure), polenta
condita con varie salse, ragù e arrosto di agnello locale e
altri primi particolari aromatizzati con il tartufo di Spinete.
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