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Spinete " La piazza"
(1530 abitanti - 606 mt. s.l.m.)
E' localizzato a pochi chilometri da Bojano, l'odierno comune di Spinete. La vicinanza ad un centro che in epoca antica ricoprì un ruolo determinante per l'intera area che oggi si riconosce nella regione Molise, non poteva non condizionarne la storia. Del resto le condizioni ambientali, la ricchezza di aree per il pascolo del bestiame e la vicinanza ad un notevole corso d'acqua, erano identiche a quelle che permisero lo sviluppo della vicina città. Spinete comunque non raggiunse mai, anzi nemmeno sfiorò, quella che fu la floridezza di Bovianum. Vi è attestata, ad ogni modo, la presenza dei Sanniti. Un insediamento nacque nella località denominata Masseria Strada Vecchia. Il luogo fu abitato dal IV a.C. sino ai tempi della guerra sociale. Non vi sono stati effettuati grandi rinvenimenti. L'abitato dovette ricevere nuovo impulso al momento della romanizzazione del Sannio. Lo prova una iscrizione latina che è tornata, casualmente, alla luce.

La storia medievale di Spinete non riserva nulla di particolarmente importante. Quelle di Capuano e dei Sanfromondo furono le famiglie che vi dimorarono, come tenutarie del feudo, più a lungo. Nell'attuale centro l'edificio che attrae maggiormente l'attenzione, per le sue caratteristiche, è il palazzo marchesale. Le sue strutture sono avviate alla rovina, se non si interverrà in tempo, considerato lo stato di quasi totale abbandono. L'edificio, con estrema probabilità, in origine era un fortilizio voluto dai normanni. Successivamente, col cambiare dei tempi e conseguentemente della sua stessa funzione, dovette essere trasformato in residenza signorile. Subì notevoli danni a seguito del terremoto del 1805. Il disastroso avvenimento naturale, subito dopo il quale dovettero essere eseguite opere di risistemazione, finì col causare un'ennesima trasformazione dell'insieme. Quella che appare oggi è una costruzione quadrangolare che conserva una interessante corte interna. Essa ricopre un ampio spazio ed è delimitata su di un lato da una serie di arcate che sostengono un loggiato. Il tutto crea una situazione di chiaroscuro che rende l'insieme molto suggestivo. Sul lato destro del porticato, in alto, è visibile un lastrone in pietra che evidenzia, scolpita, la figura di una sirena con doppia coda. Dovrebbe risalire, considerati gli elementi formali, al XV-XVI secolo. E' la ripresa di un simbolo molto diffuso nel Medioevo, quello della sirena, che appare, tra l'altro, in alcuni edifici sacri molisani di epoca romanica. Indicava il pericolo per il cristiano delle lusinghe che attaccano lo spirito rendendolo vulnerabile sino a condurlo alla completa perdizione. Nonostante lo stato piuttosto precario, per chiudere il discorso sul palazzo marchesale, si può affermare che l'edificio, se non altro, mantiene quantomeno intatto il fascino che caratterizza le opere medievali. Meritano una visita la chiesa di Santa Maria Assunta, di origine remota che, seguendo i tipici schemi insediativi medievali, era stata realizzata accanto al castello-palazzo, e quella di San Pietro Apostolo.

 

Spinete "veduta"

 

A Spinete, in ossequio alla miglior tradizione dei centri rurali, si tiene nel mese di Giugno una fiera di merci e bestiame che attira nel centro acquirenti da tutto il vicinato. Il patrono San Giovanni Battista viene festeggiato il 24 Giugno.

Conserva l'attuale Spinete le più antiche tradizioni gastronomiche che dichiarano la semplicità della gente del luogo del passato, rinverdita da quella che attualmente lo popola. Fa testo, in questo senso, la cosiddetta "pizza e minestra". Si tratta di una pizza di granone che viene cotta direttamente sulle pietre che pavimentano il focolare, che viene consumata insieme ad un misto di verdure. Costituiva il tipico pasto dei contadini dei tempi passati. Oggi viene cucinata per onorare la tradizione. A Spinete il miglior modo per trascorrere il tempo libero è senz'altro costituito dalle escursioni lungo il corso del fiume Biferno, che peraltro offre opportunità per la pesca, e che presenta angoli particolarmente attraenti dal punto di vista naturalistico. In paese, comunque, esistono impianti sportivi: si tratta di un campo di calcio, di un impianto per il tennis e di un campo da bocce.

Il centro oggi conserva le tipiche caratteristiche di un piccolo nucleo abitato, in passato duramente colpito dalla piaga dello spopolamento causata, soprattutto, dalla mancanza in loco di serie opportunità occupazionali che prepotentemente sono venute alla luce nel momento in cui c'era bisogno di un trapasso dalle attività tradizionali. La situazione sembra ora ricomporsi, soprattutto grazie alle opportunità offerte dallo sviluppo raggiunto dalla pianura di Bojano. Anche Spinete in un immediato futuro potrebbe seguire la tendenza di altri comuni molisani, da esso non troppo lontani e valorizzare il suo patrimonio naturalistico in cui vivono varie specie di animali, soprattutto uccelli, impiantandovi attività agrituristiche. La cosa attirerebbe sicuramente sul territorio turisti alla ricerca di vacanze alternative in luoghi non eccessivamente frequentati. Le possibilità sicuramente esistono partendo già dal recupero dei fabbricati rurali sparsi sul territorio.

Tratto da: Comunità montana Matese (Bojano)

 

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