Municipio
86020 Spinete (CB)
tel: 0874 787131
Comune di Spinate
(1530 abitanti - 606 mt.
s.l.m.)
E' localizzato a pochi chilometri da Bojano, l'odierno
comune di Spinete. La vicinanza ad un centro che in epoca antica
ricoprì un ruolo determinante per l'intera area che oggi si
riconosce nella regione Molise, non poteva non condizionarne la
storia.
Del resto le condizioni ambientali, la ricchezza di aree per
il pascolo del bestiame e la vicinanza ad un notevole corso d'acqua,
erano identiche a quelle che permisero lo sviluppo della vicina
città.
Spinete comunque non raggiunse mai, anzi nemmeno sfiorò,
quella che fu la floridezza di Bovianum. Vi è attestata, ad ogni
modo, la presenza dei Sanniti.
Un insediamento nacque nella località
denominata Masseria Strada Vecchia. Il luogo fu abitato dal IV a.C.
sino ai tempi della guerra sociale. Non vi sono stati effettuati
grandi rinvenimenti. L'abitato dovette ricevere nuovo impulso al
momento della romanizzazione del Sannio. Lo prova una iscrizione
latina che è tornata, casualmente, alla luce.
La storia medievale di
Spinete non riserva nulla di particolarmente importante.
Quelle di
Capuano e dei Sanfromondo furono le famiglie che vi dimorarono, come
tenutarie del feudo, più a lungo. Nell'attuale centro l'edificio che
attrae maggiormente l'attenzione, per le sue caratteristiche, è il
palazzo marchesale. Le sue strutture sono avviate alla rovina, se
non si interverrà in tempo, considerato lo stato di quasi totale
abbandono. L'edificio, con estrema probabilità, in origine era un
fortilizio voluto dai normanni.
Successivamente, col cambiare dei
tempi e conseguentemente della sua stessa funzione, dovette essere
trasformato in residenza signorile. Subì notevoli danni a seguito
del terremoto del 1805. Il disastroso avvenimento naturale, subito
dopo il quale dovettero essere eseguite opere di risistemazione,
finì col causare un'ennesima trasformazione dell'insieme.
Quella che
appare oggi è una costruzione quadrangolare che conserva una
interessante corte interna. Essa ricopre un ampio spazio ed è
delimitata su di un lato da una serie di arcate che sostengono un
loggiato.
Il tutto crea una situazione di chiaroscuro che rende
l'insieme molto suggestivo. Sul lato destro del porticato, in alto,
è visibile un lastrone in pietra che evidenzia, scolpita, la figura
di una sirena con doppia coda. Dovrebbe risalire, considerati gli
elementi formali, al XV-XVI secolo. E' la ripresa di un simbolo
molto diffuso nel Medioevo, quello della sirena, che appare, tra
l'altro, in alcuni edifici sacri molisani di epoca romanica.
Indicava il pericolo per il cristiano delle lusinghe che attaccano
lo spirito rendendolo vulnerabile sino a condurlo alla completa
perdizione.
Nonostante lo stato piuttosto precario, per chiudere il
discorso sul palazzo marchesale, si può affermare che l'edificio, se
non altro, mantiene quantomeno intatto il fascino che caratterizza
le opere medievali. Meritano una visita la chiesa di Santa Maria
Assunta, di origine remota che, seguendo i tipici schemi insediativi
medievali, era stata realizzata accanto al castello-palazzo, e
quella di San Pietro Apostolo.
A Spinete, in ossequio
alla miglior tradizione dei centri rurali, si tiene nel mese di
Giugno una fiera di merci e bestiame che attira nel centro
acquirenti da tutto il vicinato. Il patrono San Giovanni Battista
viene festeggiato il 24 Giugno.
Conserva l'attuale Spinete
le più antiche tradizioni gastronomiche che dichiarano la semplicità
della gente del luogo del passato, rinverdita da quella che
attualmente lo popola. Fa testo, in questo senso, la cosiddetta
"pizza e minestra". Si tratta di una pizza di granone che viene
cotta direttamente sulle pietre che pavimentano il focolare, che
viene consumata insieme ad un misto di verdure. Costituiva il tipico
pasto dei contadini dei tempi passati. Oggi viene cucinata per
onorare la tradizione.
A Spinete il miglior modo per trascorrere il
tempo libero è senz'altro costituito dalle escursioni lungo il corso
del fiume Biferno, che peraltro offre opportunità per la pesca, e
che presenta angoli particolarmente attraenti dal punto di vista
naturalistico. In paese, comunque, esistono impianti sportivi: si
tratta di un campo di calcio, di un impianto per il tennis e di un
campo da bocce.
Il centro oggi conserva le
tipiche caratteristiche di un piccolo nucleo abitato, in passato
duramente colpito dalla piaga dello spopolamento causata,
soprattutto, dalla mancanza in loco di serie opportunità
occupazionali che prepotentemente sono venute alla luce nel momento
in cui c'era bisogno di un trapasso dalle attività tradizionali. La
situazione sembra ora ricomporsi, soprattutto grazie alle
opportunità offerte dallo sviluppo raggiunto dalla pianura di
Bojano.
Anche Spinete in un immediato futuro potrebbe seguire la
tendenza di altri comuni molisani, da esso non troppo lontani e
valorizzare il suo patrimonio naturalistico in cui vivono varie
specie di animali, soprattutto uccelli, impiantandovi attività
agrituristiche.
La cosa attirerebbe sicuramente sul territorio
turisti alla ricerca di vacanze alternative in luoghi non
eccessivamente frequentati. Le possibilità sicuramente esistono
partendo già dal recupero dei fabbricati rurali sparsi sul
territorio.
Posizione Geografica.Questa
rivoluzione lavorativa ha prodotto un grande sviluppo stradale ed
edilizio nelle borgate: le case di campagna sono diventate delle
vere e proprie ville situate in bella vista sul dorsale o sulle
sommità delle colline, sopra tutto sulle più alte che raggiungono
gli 800 m e tutte collegate con il centro e fra di loro da ben 70 km
di vie asfaltate.
Dalle altezze
collinari di Spinete si possono ammirare magnifici panorami:
ad oriente e settentrione, precisamente dalla borgata Salera,
l’occhio può spaziare da un largo tratto della vallata del
Biferno e dai paesi collinari che si affacciano sul fiume alla
montagna di Frosolone, ad occidente e meridione, borgate
S.Giovanni e Iacovantuono, lo sguardo si allarga ancora e
diventa più pittoresco poiché abbraccia tutta la piana di
Bojano e un lungo tratto della catena del Matese con
Campitello e Monte Miletto.
La borgata
Iacovantuono è un’amena terrazza paesaggistica che sovrasta
anche il centro e le borgate sud di Spinete.
Scendendo
dalla strada di questa borgata, appare una vista speciale del
centro: lo si vede intero appollaiato sulla cima di un colle,
nella sua classica sistemazione urbana di case a schiera
appiccicate le une alle altre:”t truov ngoppa a na cullina
addò ru sol c gira tuorn tuorn”(ti trovi sopra una
collina dove il sole ti gira intorno intorno), così recita una
vecchia poesia dialettale.
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