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Comune di Cercepiccola Via Regina
Elena 1 Tel. 087479222 Fax 0874797143
sindaco@comune.cercepiccola.cb.it
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(849
abitanti - 678 mt. s.l.m.) E' un paesino molto caratteristico,
Cercepiccola, che ha conservato le testimonianze del proprio
passato, notevoli e non, con molta cura, il che sta a testimoniare
come la gente del luogo sia legata alla propria storia ed alle
proprie tradizioni. L'attuale realtà, nel generale cambiamento
sociale che coinvolge l'intera nazione, vede soprattutto i giovani
del luogo protagonisti della realtà locale. E Cercepiccola dunque
appare allo sguardo, pur superficiale, di qualsiasi visitatore come
un paese vivo in cui nessuno lascia al caso le scelte più importanti
e di qualsiasi tipo.
La sua storia, un pò come
per il vicino comune di San Giuliano del Sannio, inizia nel momento
di maggior sviluppo vissuto dal municipium romano di Saepinum. I
ritrovamenti di lapidi in alcune località sparse sul territorio
lasciano pensare che vi fiorirono insediamenti rurali voluti dalle
maggiori famiglie del municipium. Probabilmente essi ne seguirono la
sorte: cessarono cioè di esistere dopo aver sopportato la decadenza
conseguente alla caduta dell'impero romano ed all'improvvisa
desolazione che caratterizzò in generale tutto il territorio.
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Del centro si ha
nuovamente notizia nel corso del Medioevo, quando appare denominato,
in un catalogo, "Quescus Minor". A questo punto è davvero
interessante l'evoluzione seguita dal nome. Da Quercus Minor
(denominazione normanna) si passa, in epoca angioina a Cerzuola
Piczola che diviene nel 1444, Zercha Pizola. Infine il Cercia
Picciola del 1608 prelude all'attuale denominazione.
Il dinamismo etimologico
purtroppo non è stato corrisposto da quello storico in quanto il
comune non visse, sia nel Medioevo che nelle epoche successive
momenti degni di particolare menzione. Infatti assistette
impassibile a quei continui cambiamenti di feudatario che erano
conseguenti ai cosiddetti giochi di potere ed alle alterne fortune
delle maggiori famiglie dell'Italia Meridionale del tempo. Su tutti
i tenutari vanno, comunque ricordati i rappresentanti delle famiglie
dei Carafa e dei Mormile.
Si diceva prima dei
monumenti conservati a Cercepiccola. In questo senso sicuro punto di
riferimento può essere considerata la chiesa parrocchiale di San
Salvatore. L'edificio andò incontro a svariate vicissitudini che
rese necessari i due restauri del XVIII e XIX secolo. Nonostante ciò
la chiesa dovette essere totalmente ricostruita nel 1950.
All'interno custodisce una statua lignea di buon valore artistico,
raffigurante la Santissima Concezione, opera dello scultore
campobassano Paolantonio Trivisonno. Nei pressi della chiesa è
ubicato il palazzo baronale che, come la chiesa, fu più volte
rimaneggiato, mantenendo comunque alcune caratteristiche che ne
testimoniano le origini medievali. Nel caso specifico è la torre
quadrata che porta più indietro nel tempo di quanto non si sia
portati a fare osservando la struttura nel suo complesso. I
maneggiamenti in definitiva hanno riguardato più l'estetica che la
parte strutturale vera e propria. Sul palazzo bisogna aggiungere
qualche parola su quella che è una tradizione popolare locale non
ancora confermata da esperti del settore. Sembra che da esso
partisse un tunnel che rivedeva la luce nei pressi della località
Pncere, in prossimità di un edificio rurale. Come è facile da
comprendere la cosa non va presa "scientificamente dimostrata" dal
momento che in quasi tutte le località in cui esista un castello,
una torre o qualcosa di simile, fioriscono aneddoti, spesso frutto
di una spiccata fantasia, su tunnel che conducevano a qualche
chilometro di distanza. Con ciò non si vuole negare a priori
l'esistenza di una tale cosa a Cercepiccola, meglio... attendere la
dimostrazione. |
Ciò che ha dato
e continua a dare molto lustro al piccolo centro è la tradizionale
mascherata di Carnevale meglio conosciuta come la "tradizione dei
mesi". E' una visione particolare del Carnevale, in definitiva, che
annualmente viene messa in scena, utilizzando come palcoscenico lo
stesso paese e come attori gli abitanti del luogo. Non esistono
tratti comuni a manifestazioni che si svolgono nello stesso periodo
e hanno la stessa intonazione di quella che si svolge a
Cercepiccola. In pratica ha luogo una sfilata di mesi umanizzati,
preceduti dall'arguzia di quello che sembra il personaggio principe
della sceneggiata, Pulcinella. I mesi recitano una filastrocca nella
quale non trovano posto postille moralizzanti. Il linguaggio è
comprensibilissimo e senza fronzoli. Inutile dire che a questo punto
lo stesso spettatore giunge a non sentirsi estraniato da ciò che gli
sta accadendo attorno. |
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Sul Carnevale di
Cercepiccola bisogna ancora far notare, come nota di colore,
l'abbigliamento stravagante dei protagonisti della vicenda: balzano
agli occhi abiti distinti da accostamenti di colori sgargianti e del
tutto inusuali. Molti personaggi portano orecchini altrettanto fuori
dal comune. In ciò la manifestazione, che molti studiosi che ne
hanno tentato l'interpretazione vedono come una propaggine di culti
molto antichi, si accosta alle manifestazioni di genere. Si è fuori
dall'universo morale e sociale, almeno come in secoli di storia la
comunità sociale la ha concepita. Nulla è proibito sia negli atti
che nel linguaggio. Decisamente è una manifestazione che merita di
essere vista e, secondo la portata intellettuale di ognuno,
approfondita. Sul territorio comunale, per lo sport, sono ubicati un
campo da bocce, un campo di calcio, da tennis, e da calcetto.
Comunità
montana Matese (Bojano)
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