Comune Di San Massimo
86027 San Massimo (CB) - 10, VIA ROMA
tel: 0874 780004
(705 abitanti - 626 mt. s.l.m.)
La presenza di una delle stazioni sciistiche più
importanti e rinomate del centro-meridione d'Italia, Campitello
Matese, ha decisamente fatto lievitare le possibilità turistiche e
di generale sviluppo del territorio comunale di San Massimo, da
secoli votato all'agricoltura ed alle attività artigianali, settori
che, come in altre zone del Molise, negli ultimi decenni hanno
subito una chiara flessione.
Il turismo per il momento ha solo
sfiorato la realtà del piccolo comune capoluogo, raggiungendo allo
stesso tempo ottimi livelli sul Matese, ma ciò non costituisce una
pregiudiziale per l'immediato futuro. Nel bel mezzo di una natura
che, per fortuna, non ha subito profondamente l'azione dell'uomo ed
ha potuto quindi conservare, nei limiti del possibile i propri
equilibri, su di un colle a breve distanza dalla statale 17, ai
piedi del Massiccio del Matese, sorge l'attuale centro abitato di
San Massimo, raccolto intorno alla chiesa parrocchiale.
Il tessuto insediativo è di tipica matrice medievale. Si formò, infatti, a
ridosso di un castello ed è tuttora molto ben conservato. Vicoletti
e stretti passaggi lo rendono perfettamente paragonabile a quello di
molti altri centri storici della regione ed in particolare a quelli
dell'area ricoperta dalla comunità Montana Matese.
L'agro del comune raccoglie nitide
testimonianze di quello che fu lo sfruttamento agricolo del
territorio in tempi passati, certamente molto ben organizzato per
una produzione sufficiente per il mantenimento di famiglie di
tenutari e di lavoratori della terra.
A riprova di ciò esistono
chiare testimonianze dei complessi rurali che tutt'ora appaiono come
elementi caratteristici della zona. Si tratta di edifici che,
seguendo una terminologia moderna, potrebbero essere definiti
"polifunzionali", provvisti di tutti gli ambienti occorrenti alla
famiglia e di supporto alla pratica continuativa dell'agricoltura.
Vi si notano i magazzini per la conservazione delle merci e delle
provviste alimentari, ambienti in cui erano custoditi gli strumenti
necessari ai contadini per la propria attività, stalle per il
ricovero del bestiame.
Quindi la parte domestica con gli ambienti
molto ben definiti e disposti secondo una precisa logica. I
complessi, dotati talvolta di scala esterna, sono forniti di piccole
torri-colombaie che, probabilmente, mostrando in ciò una certa
continuità con il Medioevo, in origine avevano una funzione
difensiva. Architettonicamente, gli edifici sono forniti di arcature
e loggiati che armonizzano, oltre che assecondare scopi pratici,
esteticamente l'insieme.
Le origini di San Massimo risalgono al
Medioevo. Il feudo fu tenuto da vari signori. Ultimi furono i De
Gennaro che ne entrarono in possesso alla metà del XVI secolo.
All'interno del centro abitato restano visibili le residue strutture
murarie del castello medievale. Sono solo frammenti di quello che
dovette essere un robusto fortilizio. S'incontra nell'agro la chiesa
di Santa Maria delle Fratte, che mostra l'arco a tutto sesto del
portale caratterizzato da una cornice a tortiglione, secondo gli
schemi gotici ampiamente applicati in altre opere della regione. In
alto resta lo stemma dei cavalieri di Malta come sigillo del loro
possesso sull'edificio.
Quando si parla di Campitello Matese la mente
va subito ai noti impianti della stazione sciistica. In realtà la
località può attrarre anche chi sia solo appassionato degli ambienti
di montagna o ami le lunghe escursioni in ambienti naturali di rara
bellezza. Nell'area di Campitello i boschi si alternano alle rocce
ed a qualche spiazzo erboso. Vi vivono varie specie di uccelli e
negli ultimi anni si sta rivitalizzando la fauna che la
caratterizzava nei decenni passati che vede nel lupo, piuttosto
mobile in verità, l'animale simbolo. Il momento di maggiore richiamo
turistico della località, ovviamente, è costituito dalla stagione
invernale. La stazione possiede circa 35 chilometri di piste
utilizzabili per le varie specialità degli sports invernali: dal
fondo alle pratiche più tecniche. L'efficienza delle piste oltre ad
attirare frotte di turisti - soprattutto nei giorni festivi si
riscontra sovente il "tutto esaurito" - ha richiamato l'attenzione
degli organizzatori di gare per i circuiti regionali, nazionali ed
internazionali.
Gli impianti di risalita inoltre garantiscono la
massima efficienza. All'imponenza delle strutture per la pratica
degli sports invernali, a Campitello si aggiunge un'ottima
ricettività e la presenza in loco di località di intrattenimento e
per il ballo.Campitello mantiene intatte le proprie capacità di
attrazione anche nel periodo estivo. Agli sci ed agli slittini si
sostituiscono le attrezzature per le escursioni e per il
campeggio.
Ma anche il turista che preferisce non
avventurarsi lungo i sentieri di montagna, certamente non cade nella
noia. Campi da tennis ed un centro ippico offrono tutte le
possibilità per rilassarsi e fare del moto. Per quel che riguarda il
maneggio , nel corso dell'estate a Campitello si svolgono corsi
tenuti da cooperative del settore per principianti. I più abili, o
che hanno già maturato una certa esperienza in merito, potranno
invece ambire a tentare qualche avventura: si tratta di viaggi a
cavallo di più giorni che prevedono notti da trascorrere all'aperto
e rappresentano l'occasione per conoscere più approfonditamente la
natura del luogo. Si aggiunga a ciò l'organizzazione do corsi di
inglese per i ragazzi ed il quadro è completo. Insomma Campitello è
il luogo giusto per turisti, naturalmente dai gusti diversi, per
tutti i periodi dell'anno.
I momenti più suggestivi vengono vissuti
nel comune in occasione della festività del patrono San Massimo, 15
Febbraio, e della fiaccolata sulla neve che ha luogo a Campitello
nel periodo natalizio.
Comunità montana Matese (Bojano)
Antica usanza per fare carboni " catozzo "