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(500 abitanti - 730 mt.
s.l.m.)
E' appollaiato su di un colle che appare come un avamposto del Matese,
l'attuale centro di San Polo Matese. Insieme agli abitanti di Guardiaregia,
Campochiaro e Bojano traccia una linea ideale che segue la direttrice
dei monti, delimitando un lato dell'ampia pianura. Con i comuni appena
citati forma un'area omogenea anche dal punto di vista naturale e
geologico. In questo senso la sua storia inizia milioni di anni fa,
quando le acque del mare ricoprivano il suo territorio e le sue rocce
ospitavano colonie di rudiste in prevalenza, una specie marina che
viveva in acque calde e tranquille nel periodo del Cretacico. In più
punti l'area di San Polo è ricca dei fossili delle rudiste.
Sono rilevabili soprattutto nelle località Colle Morotti e
Colle Salva Signore. |
Per anni San Polo Matese ha "goduto"
di una fama non troppo positiva: era infatti indicato come il "paese
delle streghe". Prodotto di dicerie medievali. Ma se è
possibile ironizzare su vecchi tabù con altrettanta attenzione
bisogna guardare alle realtà attuali del centro. Tra queste
spicca una tradizione, per altro comune a qualche altra località
del Molise, ed in regione, molto radicata, che da generazioni alcuni
abitanti del luogo continuano con passione a tener viva. E' l'arte
della zampogna. Gli zampognari di San Polo sono molto rinomati nello
stesso modo in cui lo sono i maggiori realizzatori dello strumento
che risiedono in provincia di Isernia a Scapoli. Nel periodo natalizio
la visione di personaggi che indossano un abbigliamento particolare
e allietano le ore dei passanti è molto familiare nella maggior
parte delle località molisane. Anche San Polo negli ultimi
decenni ha dovuto fare i conti con la piaga dello spopolamento e
la crisi delle attività economiche che davano sostenimento
a molte famiglie: pastorizia, agricoltura ed artigianato. L'intera
comunità ha comunque retto bene al colpo: oggi in paese i
giovani che vi risiedono conducono una vita attiva - molti di essi
lavorano o studiano in centri più grandi - e ne è
prova l'ottima attività che viene svolta nella struttura
polivalente parrocchiale del centro "La Pace". Qui i giovani
trovano modo di praticare lo sport grazie agli impianti che vi sono
localizzati (tennis, pallavolo, calcetto); organizzano inoltre manifestazioni
e dibattiti.
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Passeggiando all'interno del centro
tra vicoletti e stradine non possono non essere notate le tipiche
caratteristiche di un abitato medievale. Il tempo e soprattutto
la mano dell'uomo non sono riusciti a stravolgere quello che è
il risultato del cammino storico delle popolazioni locali che iniziò
nell'agro in epoca di molto precedente al MEdioevo. A testimoniarlo
ci sono i vari rinvenimenti, soprattutto di vasellame, (molti pezzi
sono indatabili) tornati alla luce nel corso degli anni, molto spesso
casualmente. L'attuale paese, invece, prese forma lentamente intorno
ad un fortilizio edificato in epoca longobarda, quando San Polo
era sottoposto alla "giurisdizione" del gastaldato di
Bojano. Le maggiori testimonianze medievali sono proprio rappresentate
da ciò che resta del castello e dalla chiesa parrocchiale.
Andiamo per ordine. Il primo è stato quasi del tutto smantellato.
Un'idea di come doveva essere è data dalla superstite torre,
restaurata negli ultimi anni. La chiesa parrocchiale di San Pietro
in Vincoli la cui realizzazione nel corso del Medioevo è
opportunamente documentata - esisteva nel 1241 - è stata
nel corso degli anni rimaneggiata, cosa che quasi nasconde le caratteristiche
peculiari di una costruzione medievale. All'interno custodisce opere
di un certo pregio. Sono da segnalare il battistero (1552) ed un'acquasantiera
(1616). Il maestro Paolantonio Di Zinno vi lasciò una delle
sue belle opere: la statua lignea della Madonna col Bambino (1755).
Spesso quando ci si reca in un piccolo
centro abitato non si fa mistero di essere alla ricerca di quel
tanto di tranquillità, aria buona, spazi verdi. A San Polo
tutto ciò non manca compresa la buona disposizione ai rapporti
umani degli abitanti. Ma in più è possibile imbattersi
nel risultato tangibile di iniziative che danno un tocco particolare
al comune. Il presepe permanente realizzato dallo spagnolo Juan
Mari' Oliva che usufruì delle figure di Antonio Mazzeo, nel
1961, ne è la più chiara testimonianza. Rientra nel
bagaglio delle tradizioni locali il presepe vivente che viene messo
in scena con la collaborazione di tutti gli abitanti del luogo il
26 e 27 Dicembre. Ideale palcoscenico della manifestazione sono
i vicoli, le piazzette, le case con mura in pietra del paese. Negli
ultimi anni il presepe vivente ha ottenuto l'apprezzamento di turisti
e degli stessi Molisani. Altra tradizione molto sentita nel centro
è la celebrazione della ricorrenza festiva del patrono San
Nicola di Bari che ha luogo il 6 Dicembre. Nel periodo estivo vi
si svolgono sagre gastronomiche.
Si diceva prima della ricerca di rilassamento
quando ci si reca in una località di piccole dimensioni urbanistiche
ed immersa nel verde di una natura di una certa bellezza. Certamente
a San Polo il patrimonio naturalistico ha subito nel tempo qualche
ridimensionamento dovuto alla necessità di creare sul luogo
aziende che rimpiazzassero l'apporto economico che prima proveniva
da agricoltura e pastorizia. Ma le caratteristiche di un luogo non
possono essere cancellate d'incanto. Per cui nell'area comunale
sono ancora numerosi i sentieri che un tempo venivano percorsi dai
contadini e pastori che si inerpicano su per la montagna. Oggi possono
essere utilizzati per le escursioni.
Per quel che riguarda le strutture
sportive e ricreative, già si è fatto cenno a ciò
che esiste nel centro "La Pace". Il quadro è completato
dalla discoteca, nelle vicinanze dell'abitato, e dal laghetto per
la pesca sportiva, nell'agro.
Tratto da: Comunità montana
Matese (Bojano)
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