(1241
abitanti - 631 mt. s.l.m.)
E' uno dei non pochi comuni molisani, San Giuliano del Sannio, che
trovano in un racconto popolare un'indicazione, seppur fantasiosa,
sulla propria origine. La tradizione vuole che vi sia giunto, un lontano
giorno, un tale di nome Giuliano che tra le fanciulle del posto trovò
moglie. Scelse per dimora una casa nel bosco dove si procurava il
necessario per vivere cacciando la ricca selvaggina. I genitori, che
dopo la sua fuga da casa non avevano più avuto notizie di lui,
dopo qualche tempo, si misero sulle sue tracce. Riuscirono a rintracciarlo.
Quando giunsero a San Giuliano il figlio era impegnato nei boschi.
La propria consorte accolse benevolmente l'anziana coppia ed offrì
il letto che condivideva con Giuliano per lasciarli riposare dopo
il lungo e faticoso viaggio. Giuliano tornò a tarda sera dai
boschi e giunto nei pressi della propria abitazione, guardando all'interno
e vedendo il proprio letto occupato da una coppia, pensò subito,
erroneamente, ad un tradimento della moglie. fece fuoco con il proprio
fucile. Quando si rese conto dell'errore, fuggì. Di lui non
si ebbe più notizia. E' solo una leggenda, certo, che però
offre quello che può essere considerato un ritratto fedele
dell'ambiente naturale ed umano dell'area di San Giuliano, come doveva
essere nei secoli e decenni passati.
Col territorio coperto
di boschi e la popolazione dedita all'agricoltura, alla pastorizia,
alla caccia ed alle attività artigianali. Parte delle attività
economiche che vi vengono praticate, oggi, dipendono strettamente
dal passato con lo sguardo diretto verso il futuro. L'agriturismo,
ad esempio. A San Giuliano subito dalle parole si è passati
ai fatti. Già da qualche tempo è attiva una fattoria
in cui vengono allevati cavalli di razze adatte alle escursioni
anche di lunga durata. Ve ne sono alcuni di razza araba. Chiunque
voglia scoprire le particolarità morfologiche del piccolo
comune, che in senso naturalistico non ha nulla da invidiare a nessuno,
può usufruire dei cavalli e dell'assistenza degli addetti
alla fattoria. San Giuliano, tornando al racconto storico e al di
là della tradizione popolare, deve le sue origini, alla colonizzazione
del territorio soprattutto in senso agricolo da parte delle maggiori
famiglie del "municipium" romano di Saepinum. La famiglia
dei Nerazi, con estrema probabilità vi possedeva una villa
rustica in località Santa Margherita. Dalle abitazioni dei
coloni che si raggrupparono intorno alla costruzione venne fuori
il primo nucleo abitato di San Giuliano. Nel corso del Medioevo
il centro non visse momenti particolarmente importanti. Vi passarono
vari feudatari di cui resta solo il nome. Vanno ricordati, tra gli
altri, i Sanfromondo e i Braida.
Le tradizioni
popolari e religiose, in un piccolo comune, sono sempre
"sentite" in modo particolare. Rappresentano spesso
ricorrenze che nei centri più grandi, sono poco alla volta,
svanite. Può essere la festa del patrono, il ricordo di un
avvenimento di carattere storico-sociale, etc. A San Giuliano il
momento più indicativo, in questo senso, è costituito dai
festeggiamenti in onore di San Nicola, che hanno luogo due volte
all'anno. La prima l'8 e 9 Maggio. La seconda, ad Agosto (si tratta
di una ripetizione per gli emigrati). La festa ha una sua
particolarità che la rende sostanzialmente diversa da tutte le
altre che nel Molise sono dedicate a San Nicola.Oltre che con i riti
sacri, a San Giuliano la devozione al Santo viene dimostrata con la
"Parata dei Fucilieri". Questi ultimi sono abitanti del
centro che nei giorni di Festa sfilano in processione insieme ai
fedeli. Iniziano effettuando un picchetto d'onore nei pressi della
chiesa. Successivamente gli stessi fanno fuoco (con colpi a salve,
naturalmente!) in aria, quando la statua del Santo viene portata
fuori dalla chiesa per la processione, alla quale partecipano. La
ripetizione della festività ad Agosto è un atto dovuto di cortesia
nei confronti dei tanti compaesani che nel corso del '900 sono stati
costretti a lasciare il uogo per tentare la fortuna in altre regioni
italiane e nazioni straniere. In estate tornano al luogo natio per
trascorrervi periodi più o meno lunghi di ferie. Ad Agosto, ad ogni
modo, a San Giuliano, avvengono festeggiamenti anche in onore di
Sant'Anna e San Rocco.Merita il piccolo centro, molta attenzione.
Chiunque si reca in loco non può non apprezzare la sua tipicità
paesaggistica e naturalistica. All'interno del tessuto insediativo
che ruota intorno alla piazza principale spicca la chiesa di San
Nicola.E' un edificio che nella sua robustezza dà chiara
dimostrazione della sua antica origine e mette comunque in luce i
rimaneggiamenti subiti nel corso degli anni (nella sua muratura si
notano elementi di riuso).Nel periodo estivo,
nel corso del quale tra l'altro in paese ha luogo una mostra annuale
di pittura e moda, il territorio comunale richiama l'attenzione
di chiunque sia alla ricerca di un'oasi di tranquillità e
desideri antrare in contatto con un mondo che mantiene viva la tradizione
contadina non solo con manifestazioni popolari bensì anche
con gli allevamenti di animali da stalla e da cortile che garantiscono
una, seppur limitata, produzione di prodotti genuini. E sintesi
di produzione e tradizione sono i caratteristici dolci di pasta
frolla detti "cepelliate" infarciti con marmellata (generalmente
di amarene). Il centro sportivo polivalente, con moderni impianti
è completamente circondato dal bosco.
Tratto da: Comunità montana Matese (Bojano)
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