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Origini e Storia
Bovianum, la capitale dei Sanniti Pentri è riconoscibile oggi
in Bojano. Fu fondata intorno al IV secolo a.c. nei pressi del tratturo
Pescasseroli-Candela, ai piedi del Matese ed in prossimità
delle sorgenti del fiume Biferno.
Espedienti idonei a garantirne lo sviluppo che fu frenato, però,
dalle numerose incursioni che dovette subire dalle legioni romane
nel corso delle guerre sannitiche. Successivamente, con la "romanizzazione"
del Sannio, il centro divenne "municipum" e quindi polo
di riferimento per una vasta area sviluppata intorno alla valle del
Biferno. Con la caduta dell'Impero Romano, Bojano risentì del
generale impoverimento e spopolamento delle zone interne, minacciate,
peraltro, da varie incursioni barbariche. La ripresa avvenne con l'assestamento
dei Longobardi nel Meridione. Nel momento di massima depressione,
(VII secolo) il Duca di Benevento, Romualdo, inviava nell'area compresa
tra Sepino ed Isernia, una colonia Bulgara guidata da Altzeco che
giunta in Italia dalle zone di origine aveva chiesto aiuto al re longobardo
Grimoaldo. Bojano diveniva così capitale di un gastaldato e
dava avvio alla ripresa economica e sociale della zona soggetta. Il
ruolo dominante, il centro lo avrebbe mantenuto per l'avvenire: con
i Longobardi diveniva capoluogo di contea e con Normanni e Svevi avrebbe
rappresentato la sede dei Conti di Molise. Dopo questo florido, prolungato,
periodo, il centro, poco alla volta, avrebbe perso le caratteristiche
suddette di polo accentratore. Nel 1266 ne diveniva titolare Amerigo
de Sus. I Capuano vi giungevano nel XIV secolo. Vi si alternavano
quindi i Pandone, i D'Artus e nuovamente i Pandone. Nel XVII secolo
il centro rientrava nei possessi dei Carafa. Ultimi titolari ne sarebbero
stati i Filomarino.
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Arte e Architettura
Il castello medievale, del quale rimangono solo ruderi, era posto
sul punto più alto dell'abitato di Bojano, detto "Civita",
a poca distanza dai resti di mura di epoca italica. Ebbe un ruolo
fondamentale soprattutto nel periodo normanno e, successivamente,
con il Conte di Molise Tommaso da Celano. Lavori di scavo hanno
permesso di datare le varie fasi dell'edificio e di ottenere una
ricostruzione grafica. Ai piedi del castello nel corso del Medioevo
si sviluppò il modesto centro abitato, oggi denominato la
"Civita". Appare attualmente, perfettamente conservato.
Vi si incontrano angoli particolarmente suggestivi con vicoletti
che si insinuano tra gli edifici, alcuni privi all'esterno di intonaco,
tra passaggi arcuati. Sono caratteristici anche gli ingressi, con
arcatura in pietra, di alcune abitazioni. In quella che può
essere considerata la piazzetta di Civita di Bojano vi è
il belvedere, dal quale si gode un'ottima visuale della cittadina
sottostante e di un'ampia parte del territorio circostante.
Fu consacrata nel 1080 la cattedrale di San Bartolomeo, costruita,
molto probabilmente, sui resti di strutture più antiche.
Il portale gotico ed il rosone decorati con eleganti elementi vegetali,
sono di ottima fattura. Interessanti i pannelli di riutilizzo murati
nella fiancata destra. Il primo mostra un leone che lotta con il
serpente, il secondo un cinghiale che difende i figli da un identico
serpente (rappresenta probabilmente il demonio). Poco distante dalla
cattedrale è ubicata la chiesa di Santo Erasmo. Presenta
il portale gotico, decorato con motivi vegetali, distinto da una
cornice a mo' di tortiglione. La chiesa mostra tre bifore, realizzate
con elementi di riutilizzo. Tra loro è particolare quella
che presenta al centro un'enigmatica figura umana. Nel muro prospiciente
alla chiesa si notano varie lastre e conci scolpiti, murati a caso,
che ricoprono periodi che vanno dall'alto Medioevo alle epoche successive.
Uno schema identico al portale di Sant'Erasmo caratterizza quello
della chiesa di Santa Maria del Parco (XIV secolo). Nei pressi della
piazza centrale sono visibili vari reperti lapidei di età
romana. Un'interessante mostra di reperti è visibile presso
il museo civico |
Chiesa
di S. Erasmo
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Tradizioni
L'Agosto Bojanese richiama nel centro visitatori da tutte le località
del Molise. Mostre di vario genere, manifestazioni di piazza, spettacoli
e gare sportive costituiscono gli argomenti più convincenti
per dimostrare la qualità dell'insieme. Il tutto è
chiuso con la festa del patrono San Bartolomeo, il 25 agosto. Nel
corso della stessa ricorrenza ha luogo un'importante fiera di merci.
A metà agosto si disputa a Bojano, su di un circuito cittadino
"La Matesina" una gara podistica compresa nel calendario
internazionale di atletica leggera. Accenti sacrali e popolari distinguono
la festa "della montagna" che si svolge a settembre ("S.
Egidio"). Altre fiere di una certa importanza sono organizzate
a Bojano nel corso dell'anno: il 5 gennaio (merci e bestiame), il
23 marzo (Festa dell'Annunziata - merci e bestiame).
Una tradizione quasi scomparsa ma ricca di fascino e suggestione
è quella legata agli zampognari che, per tutto il periodo
di natale, si recano nelle case dei Bojanesi a cantare, un pò
in dialetto ed un pò in lingua italiana, un misto di celebrazioni
natalizie e di auguri. |
Processione del 25 Agosto " S.
Bartolomeo " |
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Leggende
La fondazione di Bojano è legata, secondo la leggenda, alle
Primavere Sacre ("Ver Sacrum") dei Sanniti. Il popolo
italico annoverava tra i suoi usi e costumi la tradizione di consacrare
a Marte i bimbi nati nella Primavera sacra. Costoro una volta cresciuti
erano guidati da un bue, animale sacro al popolo, alla ricerca di
nuovi territori da popolare. Il bue si fermò proprio nella
fertile pianura dove ora sorge Bojano che fu denominata in questo
modo proprio in riferimento al bue.
Tratto da: Guida del Molise
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